Poesia “Coronavirus”

(LuV, 24/02/2020)

Viene un virus dalla Cina,
non si sa ancora come.
Peggio di febbre suina.
È Corona il suo nome.

Mondo in fibrillazione,
focolaio in Lombardia.
Non c’è ancora soluzione,
siamo a rischio pandemia.

Scuole chiuse a Milano.
Tutelarsi anche se sani.
Amuchina sempre in mano.
Mascherina per gli anziani.

In psicosi collettiva
l’Esselunga assaltata.
Quel cinese starnutiva,
quella donna è scappata.

Contagiati in quarantena,
meglio stare chiusi in casa.
Lascia libera la scena
perché il virus già l’ha invasa.

Coronavirus

Coronavirus

Poesia “Dimmi cos’era”

(LuV)

Un bell’incontro
inaspettato.
Il fato un sogno
c’ha regalato.

Negli occhi tuoi,
che sentimento!
Fuoco d’amore
che un dì s’è spento.

Svanito tutto
un brutto giorno.
Scende la sera,
non fai ritorno.

Dimmi cos’era
che ci legava
semplicemente
in primavera.

Dimmi se quando
c’accomunava
quella passione
era sincera.

Perché ci siamo
allontanati?
Ci sarò sempre
ad aspettarti.

You Dont Love Me No More

Poesia “Ritorno alle radici”

(LuV, 31/05/2017)

Una boccata d’ansia
vivendo in città,
un abbondante pasto
di vizi e civiltà.

M’è andato di traverso
e tanto tempo ho perso
cercando in quel trambusto
un senso, il verso giusto.

Porto le cicatrici
di tanta assurda boria.
Ritorno alle radici,
nel nulla fatto storia.

campociudad

Poesia “Vinti”

(LuV, 18/08/2017)

Siamo dei vinti
in questa guerra,
siamo divisi
ma entrambi a terra.

Siamo convinti
di essere santi
sebbene invisi
ai benpensanti.

Inevitabile
allontanarsi.
Ben pochi margini
per ritrovarsi.

Voltare pagina
per concentrarsi
sul quotidiano
perenne da farsi.

vinti

 

Poesía “Quizá algún día”

(LuV, 05/03/2015)

Yo no sigo ese ruido
que se siente a distancia
pero llega al oído
y lo deja con ganas.

Quizá,
quizá algún día
será el momento justo

para poder salir,
respirar y esperar
que todavía habrá
algo que salvar.

Quizá,
quizá algún día
haré mi regreso

pa’ quedarme o descansar,
pa’ hablar o pa’ callar,
observar cómo el mar
no deja de fluctuar.

perhaps

Perhaps

Poesia “Dove porta il cuore”

(LuV, 04/04/2016)

Oggi sono ancora vivo
ed ho più di un motivo
per lasciare sopra un foglio
il dolore. Me ne spoglio.

Con fiducia in me e nel fato,
stringo bene i denti e vado
dove scorgo un po’ di luce,
dove il cuore mi conduce.

Tu mi lanci quella fune
che mi salva dal grigiume.

D’improvviso c’incontriamo
e, prendendoci per mano,
tante strade attraversiamo,
nuove rotte percorriamo.

Con la forza dell’amore,
noi spicchiamo insieme un salto
che ci scuote dal torpore,
ci trasporta dov’è il sole.

Noi cantiamo su dall’alto
del balcone di una stanza.
A un minuto di distanza,
siamo avvolti in una danza
di lenzuola e coperte,
di piaceri e scoperte.

dove_porta_il_cuore

Dove porta il cuore

Poesia “In viaggio”

(LuV, 12/01/2016)

Mentre sono in viaggio
tutto è di passaggio.
Vago tra i sentieri,
scaccio i miei pensieri.

Mentre sono in volo
dormo e mi ristoro.
Tutto è sospeso,
sono senza peso.

Mentre sono in treno
non conosco freno.
Corro con il vento,
libero mi sento.

Mentre sono in barca
sono il monarca
del mio vero mondo.
Tutto il resto è sfondo.

In Viaggio

In Viaggio

Poesia “Ti lascio andare”

(LuV, 14/12/2015)

Per quanto io
ci metta impegno,
forse di te
non sono degno.

Non riesco ad
andare oltre
i limiti,
la fitta coltre.

La tua poesia,
mio gran bel fiore,
se ne va via
a malincuore.

Solo con me,
resto deluso,
confuso e
già fuori uso.

Ben poco c’è
da biasimare.
Qui ti vorrei.
Ti lascio andare.

“Edward Hopper, Hotel Room, 1931”

“Edward Hopper, Hotel Room, 1931”

Poesia “E’ finita”

(LuV, 25/10/2015)

Tiri la corda
finché si spezza.
Nessun accordo
possiamo sancire.

Taglio la corda
e vivo senza
di te che, sordo,
non vuoi sentire.

Giammai si scorda
la gran freddezza
di quel rapporto
pronto a morire.

Nulla riporta
quella bellezza
che hai estorto
all’avvenire.

It's over

It’s over

Poesia “Salasso”

(LuV, 05/10/2015)

Non pompo denaro
io su per le vene,
mi mancano i fondi
per vivere bene.

Per quanto affronti
i mille disagi,
non capto che altri
oscuri presagi.

Nessuno che offra
più consolazione,
ormai ho imparato
la dura lezione.

E resto di sasso
nel mio constatare
che in mezzo al chiasso
se muovi un passo
sai già che qualcuno
con fare ben scaltro
è pronto a succhiare
i soldi dall’alto,
il sangue dal basso.
La vita è un salasso.

Denaro e Sangue

Denaro e Sangue

Poesia “Il peggio di me”

(LuV, 09/08/2015)

Ho più d’un motivo
per come m’atteggio.
Non sono cattivo,
attiri il mio peggio.

Io più non respiro
nel modo in cui vivo.
Non so se capisci
la vita a cui aspiro.

Se fuori dai giochi
trovassi la forza,
sospenderei questa
frenetica corsa.

Continuo a cercare
la pace dissolta,
non me la puoi dare
tu che me l’hai tolta.

Very Angry Man

Very Angry Man

Poesia “Metamorfosi”

(Luca Villani, 11/06/2015)

Una notte d’estate,
da un sogno posticcio
di colpo destato,
non sono restato
in quel pagliericcio
a me riservato.

Le spalle ho voltato
all’aspro passato,
mi sono girato
sul lato celato
e lì ho incontrato
chi m’ha salvato.

Ancora anelo
a nuove aurore
e, senza rancore,
abbraccio il cambiamento
che allontana da me
quel dolore che sento.

Metamorfosi

Metamorfosi

Poesia “Segnato dal passato”

(Luca Villani, 12/04/2015)

Non cancelli il passato
con un colpo di spugna,
è un bagaglio pesante
che ti porti ovunque.

Non resti pulito
dal danno subìto.
Ti lascia ferito,
sconfitto e smarrito.

Ovunque abiti,
ovunque ti trovi,
qualunque abito
ti scegli e ti provi

non può mutare
quel malumore
ben radicato
nel tuo interiore.

Ad un filo sei appeso
e rimani ad occhi chiusi
col terrore di quel vuoto
che il tuo corpo a sé attrae.

E’ una grave condizione
se, a sancire la tua sorte,
il passato è più forte
di qualsiasi decisione.

PastScars

Poesia “Solo un assaggio”

(Luca Villani, 17/03/2015)

Compro vestiti
a buon mercato,
tiro la cinghia
da quando son nato.

Soldi finiti,
treno passato.
Rifiuto gl’inviti,
rimango fregato.

I sacrifici
ed il coraggio
sono gli amici
d’un lungo viaggio.

Contemplo un miraggio,
il tempo è propizio.
Mi basta un assaggio,
mi tolgo lo sfizio.

Al verde

Al verde

Poesia “Forse un giorno”

(Luca Villani, 05/03/2015)

Non mi prende quel ritmo
che si sente a distanza
ma raggiunge i miei sensi
e li lascia ansimare.

Forse,
forse un giorno
sarà la volta buona

per riuscire ad uscire,
respirare e sperare
che ancora ci sarà
qualcosa da salvare.

Forse,
forse un giorno
farò il mio ritorno

per restare o riposare
tra la gente o tra le bare,
osservare il temporale,
quanta pace sa portare.

Maybe...

Maybe…